A Roma, il 19 luglio 1943, vennero scaricate migliaia di bombe dai bombardieri alleati, e San Lorenzo risultò la zona di Roma più martoriata insieme a Tiburtino, Prenestino, Casilino, Labicano, Tuscolano e Nomentano. Nella fotografia si distinguono alcune persone intente a scavare tra le macerie. Sullo sfondo la torre piezometrica di Termini, illesa.

Usare la maniglia centrale per spostare la tendina e vedere le due immagini sovrapposte. Se non dovesse essere totalmente visibile, è possibile metterla a tutto schermo con il tasto in alto a destra nell’immagine.
Con ogni probabilità si tratta della torre serbatoio dal lato opposto, lato San Lorenzo e non del lato Santa Bibiana
Si grazie Marco, ci siamo accorti dell’errore. :)
Io c’ero. Ero piccolo, ma in casa a Piazza Verdi (Pinciano di allora) mi costringevano a scendere di corso nelle cantine non appena il Poligrafico dello Stato suonava l’allarme aereo posto sulle sue terrazze. Di giorno e di notte. Non potevo vedere i puntini neri in cielo perchè potevano arrivare schegge impazziete. Ero piccolo, quasi tre anni, ma queste cose mi sono rimaste impresse, come ricordo pure i sacchetti di sabbia con anche tavole di legno che toglievano la luce alle cantine dello scantinato adibito a rifugio. Una volta suonò l’allarme di notte ma non scendemmo, papà disse di rimanere in casa e non so, ovviamente, perchè. Poi l’allarme durò poco. Evidentemente mio padre se ne intendeva. Tutto finì con una fatitica frase che sentii, come se fosse un’attesa: “L’hanno preso” e dopo qualche giorno di nuovo “l’hanno giustiziato. Di chi parlavano loro oggi lo so.
Grazie Francesco, mi sono venuti i brividi a leggere queste tue parole, grazie davvero.
Io c’ero. Avevo da poco compiuto 3 anni e ricordo che mio nonno ed una zia vennero a casa dove abitavo con i miei, a piedi dal centro di Roma (via Nazionale) per portarci via. Passarono sotto il ponte della Pantanella e si bruciarono le scarpe! Me lo raccontarono anni dopo. la mia casa stava di fronte allo Scalo San Lorenzo su Via Prenestina. Non ho ricordi delle macerie ma il rumore dei bombardieri si!
Volano bassi e sono pesanti di migliaia di bombe. Non auguro a nessuno di sentire quel rombo che mi ha dato gli incubi per mesi. Ne le corse ai rifugi. Allucinante!
Grazie Mariangela per la tua Importantissima testimonianza.
A me lo ha raccontato mia mamma che lavorava alle officine ortopediche del Policlinico, per scappare nei rifugi perse una scarpa….
io avevo 4 anni coi nonni stavo a via flavia 112(al terzo piano,sotto c’era la trattoria quattrocchi) il mattino dopo mio nonno mi portò a san lorenzo e vidi cose che sono stampate nella mia memoria.