Piazza di Spagna nel 1956, in primo piano la Fontana della Barcaccia opera creata da Pietro Bernini, magari con l’aiuto di un precoce Gian Lorenzo. Donne eleganti e uomini tutti in giacca, a parte un muratore con il tipico cappello di carta. Si vedono bene i negozi presenti sulla piazza: Bellini, Genni, Maione e Richard-Ginori verso via delle Carrozze.
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Giovanna: “Sono nata e ho abitato fino al 1953 in piazza di Spagna e la ricordo con nostalgia. Il tabaccaio mi aiutava a scegliere i sigari per mio padre, il profumo del caffè inondava via della croce, e la biblioteca circolante ha riempito i miei primi sogni di ragazza.”
Domenico: “Bellissima questa piazza con la fontana e di fronte la scalinata di “Trinità dei Monti”, personalmente la preferisco alla seppur bella piazza Navona… “
Nadia: “nel 1956 c’era in Italia una borghesia molto ricca e piena di privilegi in confronto alla stragrande maggioranza della popolazione…certo giacca e cravatta e vestiti chic e tante altre cose erano solo prerogativa loro……infatti il muratore aveva il cappelletto di carta..”

La realizzazione, nel 1610, del nuovo acquedotto dell’Acqua Paola non aveva fatto passare in secondo piano i due costruiti qualche anno prima (l’Acqua Vergine nel 1570 e l’Acqua Felice nel 1587), e la possibilità di erigere altre fontane sulle loro diramazioni che intanto venivano costruite per una distribuzione idrica più capillare sull’intera città.
In effetti già nel 1570 un documento della Congregazione sopra le fonti aveva individuato «il loco del aquedotto sotto la Trinità» come sito per la costruzione di una fontana alimentata dal nuovo acquedotto dell’Acqua Vergine, ma la bassa pressione aveva costretto a rinunciare al progetto, e al posto della fontana fu costruita, come riserva idrica, una cisterna, oggi scomparsa, di cui rimane traccia nella toponomastica locale (vicolo del Bottino, oltre alla più nota via dei Condotti). (Wiki)
Stupenda. Certo quanta arte e pazienza.
Bei momenti di tempi che furono. C’era il gusto del bello,della semplicita’ e della cortesia.Si vestiva com abiti,magari non proprio nuovi ma ben tenuti e stirati, mai ho visto ginocchia che sporgono da pantaloni sporchi, lisi e portati con disprezzo del buon gusto. Il tempo che ho vissuto, finora, non mi ha condotto in un futuro del bello del buono.Invece la scortesia,la buona educazione sembra evaporata via per sempre, Pecato.