L’aspetto attuale della piazza deriva largamente dagli interventi di demolizione e ricostruzione realizzati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in seguito alla costruzione del Vittoriano, costruito appunto a cavallo dei due secoli, colossale monumento a Vittorio Emanuele II, spesso per sineddoche identificato con l’Altare della Patria, che ne è la parte centrale, quella dove poi – nel 1921- fu inumato il Milite ignoto. Le varie demolizioni furono ritenute necessarie per adeguare le dimensioni della piazza alla presenza del Vittoriano e per conferirle una forma simmetrica. Si salvò infine dalla demolizione, ma venne spostato nell’immediata vigilia dell’inaugurazione (1911) il palazzetto Venezia che, saldato all’angolo sudorientale di palazzo Venezia si frapponeva tra il monumento e la piazza. (wiki)

Piazza Venezia – Palazzo Venezia

 

Fu quindi demolito palazzo Torlonia, che si affacciava sulla piazza ed era ritenuto uno dei più belli di Roma. I Torlonia lo avevano fatto erigere pochi decenni prima (nel 1827) al posto di palazzo Bolognetti, che fu demolito. Il nuovo edificio era stato edificato in forme grandiose ed era stato fatto affrescare da uno dei più celebri pittori dell’epoca, Francesco Podesti. Dallo stesso lato della piazza, come segnala una lapide murata sul lato del palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia che guarda il Vittoriano, tra gli edifici demoliti vi era la casa dove visse e morì Michelangelo Buonarroti, in una piazza detta di Macel de’ Corvi, anch’essa scomparsa. (Wiki)

 

Piazza venezia – Tram a Cavalli

 

Piazza venezia – via del Plebiscito